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#ProPoz Buco del Piombo – Riserva naturale Valle Bova Erba – Aggiornamento Febbraio 2025
Indubbiamente una delle grotte più famose in Lombardia, sia per gli spettacolari primati, sia per le vicende politiche e giudiziarie che nel corso degli ultimi 50 anni, hanno portato ad un’alternanza di aperture e chiusure al pubblico.
Nell’ultimo periodo del 2024, terminata la messa in sicurezza della lunga scalinata di accesso e trovati gli accordi con i proprietari, gli enti e la società incaricata della gestione, l’accesso al pubblico è stato regolamentato, ma è necessario prenotare la propria visita on-line sul sito ufficiale (vedi link in fondo all’articolo).
Dalla piana d’Erba, volgendo lo sguardo a Nord, si notano le imponenti falesie della valle Bova, al margine sinistro delle stesse, si apre la spettacolare volta di ingresso, con ben 45 metri di altezza e 38 di larghezza si aggiudica uno dei primi posti a livello Europeo, come termine di paragone, pensate alla navata centrale del Duomo di Milano, alta appunto 45 m.
Il nome della grotta, ha origine dalla particolare colorazione che prendono le rocce intorno, grazie a una sottilissima patina plumbea di origine organica che riveste le pareti.
Dal punto di vista geologico, la grotta si è formata in epoca Mesozoica (tra i 250 e 70 milioni di anni fa) le rocce sedimentarie che costituiscono tutto il Triangolo Lariano e il sistema carsico dell’Alpe del Vicerè, ben si prestano a formazioni Ipogee anche di notevoli dimensioni, il tratto visitabile al pubblico ha uno sviluppo di circa 300 m, la parte esplorata e riservata a speleologi esperti di circa 6,5 km, e ancora chissà quanti metri inesplorati restano.
Resti ossei animali confermano la presenza dell’orso delle caverne (Ursus Speleus) e reperti libici confermano la presenza umana fin dalla preistoria.
L’antro è stato utilizzato in tempi più recenti come fortificazione e nosocomio, le fortificazioni ancora visibili risalgono a VI secolo dC.
Durante la visita all’interno della cavità, oltre ad uno spettacolare panorama verso la piana d’Erba, si potranno osservare concrezioni rocciose, stalattiti e stalagmiti, specie animali e vegetali tipiche degli ambienti ipogei freddi umidi e bui.
L’accesso turistico è consentito tramite una lunga scalinata in pietra per raggiungere la volta e all’interno agevolata da passerelle metalliche.
L’accesso esclusivamente a piedi è possibile da diversi sentieri e/o strade sterrate, (prevedere circa 50-60 minuti sia per l’andata che per il ritorno) qui tutte le informazioni necessarie
Resta sempre la possibilità di una giornata completa all’interno della splendida e complicata Valle Bova, percorrerne i particolari sentieri intrisi di leggende e ambienti assolutamente unici, richiede esperienza e un minimo di allenamento specifico.
Prima di avventurarsi prendete le giuste informazioni o affidatevi a persone di indubbia capacità o a guide professionali.