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#ProPoz Giro delle scale Val Bova Val Caino Erba – Articolo di gennaio 2025
Escursione breve ma intensa, per affrontarla nel modo corretto serve esperienza ed una certa attitudine a percorsi esposti.
Il giro lo consigliamo in senso orario in modo da affrontare la scala di legno (la più impegnativa) in salita. E’ possibile allungare l’escursione a piacimento.
Ci troviamo alla base del Triangolo Lariano, e dal percorso descritto, diversi sentieri portano ad altrettanti famose località e vette.
Vogliamo sottolineare che seppur il percorso sia breve, la salita e discesa dalle scale ai margini dell’orrido di Caino, non è da sottovalutare, infatti la scala di legno risulta datata e in certi punti deteriorata, si sviluppa per tre tronconi, è molto ripida e raggiunge un altezza di 27 metri, i cavi di sicurezza e le catene lungo la stessa, non garantiscono adeguata protezione in caso di problemi o cadute.
La scala di ferro invece, recentemente restaurata e consolidata raggiunge un’altezza di 15 metri ed è meno ripida, inoltre i cavi di sicurezza sono più solidi.
Nel caso non vi sentiate sicuri, vi consigliamo di rivolgervi a guide professionali o a persone di indubbia esperienza e capacità.
Il percorso descritto, è un breve anello che in pochi chilometri e con un dislivello ridotto, ci permette di visitare ambienti suggestivi e particolari.
Luogo di partenza: Loc. Cà Nova nei pressi del Ristorante Qui la posizione
Sviluppo dell’escursione: 5,1 km
Dislivello positivo: 260 mt
Difficoltà Tecnica: T3 (Difficile non adatto a bambini)
Tempo di percorrenza: Circa 1,5 – 2 ore
Descrizione:
Parcheggiata la vettura ( Qui la posizione) nei pochi posti liberi disponibili, scendere lungo la strada asfaltata e imboccare la prima deviazione sulla Destra (senso di marcia), entrare quindi in Valle Bova percorrendo la gippabile sterrata.
Al primo bivio che si incontra (escludendo la stanga verde sulla sinistra) prendere la deviazione a sinistra e raggiungere il “Punt Da legn” o ponte detto Romano, non attraversarlo e continuare lungo la sterrata che fa da sponda al torrente Bova (sinistra idrografica, destra per senso di marcia)
Una breve deviazione sulla destra, ci condurrà ai resti ancora ben conservati di un’antica Calchera (fornace per la produzione di Calce, pannello informativo).
Al termine della staccionata in legno, attraversare il torrente (attenzione dopo intense precipitazioni il guado potrebbe risultare impegnativo), al di la seguire a destra il sentiero in prossimità di un pannello che spiega le Carbonaie (antico mestiere dei valligiani).
Ignorare la deviazione sulla sinistra per “Ul Sentee dal Troz”, in alcuni punti il sentiero è stretto e esposto, corde fisse, in altri il sentiero entra nel greto del torrente sino ai caratteristici #Sasschesabasa (sassi che si baciano) passare sotto il piccolo tunnel naturale facendo attenzione a non pucciare i piedi in acqua, continuare in direzione di marcia ancora per 50-60 mt sino al piccolo guado che ci riporta sulla sinistra idrografica del torrente, in breve un ponte in legno nei pressi di una splendida pozza (fonte) ci permetterà un agevole attraversamento del torrente un crocifisso in legno seguita da una palina del Cai confermerà la correttezza del percorso.
Per raggiungere la base della scala di legno, seguire il sentiero catenato per rocce umide stratificate e rossastre, prestare molta attenzione a dove mettere i piedi e allo stato delle catene.
Percorrere la scala di legno verificando i gradini mano mano che si sale, nel dubbio TORNATE INDIETRO!!
continuare lungo il sentiero in parte catenato e dopo poche decine di metri dove è possibile attraversare a destra il greto del torrente, individuare il sentiero che in breve ci porterà sopra l’orrido di Caino dove una ringhiera metallica aiuta la progressione.
Oltrepassato l’orrido (Fonte dei ribelli) e due piccole scale metalliche, continuare in salita sino all’attraversamento di un altro ruscello spesso secco, qui prendere a destra e intrapprendere la cenga catenata e protetta da parapetto di cavi metallici sino alla scala di ferro da percorrere in discesa. dopo la scala un tratto catenato ci accompagna sino al cancelletto che protegge la passerella di manutenzione della presa acquedotto. Il passaggio è interdetto, ma spesso il cancello è aperto.
Lasciandosi alle spalle il cancello, proseguire lungo il sentiero inizialmente pianeggiante per poi intrapprendere una ripida e breve discesa che ci porterà su una strada gippabile. Seguire verso Sinistra la strada sterrata fino al bivio con il “Campirun” il bel prato in fianco all’eremo di San Salvatore. attraversare il pratone e prendere la strada ciottolata in discesa che costeggia l’eremo, dopo il primo tratto attraversare la strada ciotolata carrabile e continuare sull’antica mulattiera, che in breve ci porterà al punto di partenza.
NB:
Prima di intraprendere l’escursione informatevi sullo stato dei sentieri e della scale.
Utilizzate i parcheggi liberi nei pressi del ristorante, alcuni riservati ai clienti dello stesso.
Il tratto sopra l’orrido di caino, fra le due scale, è spesso umido e scivoloso, il percorso non è adatto dopo periodi di forti precipitazioni.
Per chi arriva ad Erba con i mezzi pubblici, la stazione dista 20-25 min dal punto di partenza un paio di km